Con sede nel Regno Unito, Hitachi desiderava ridurre le spese energetiche e la proprie emissioni di CO2. Si è quindi rivolta a Photon Energy per la sua esperienza, ma anche per le sue idee in materia di ottimizzazione degli spazi sui tetti che avrebbero ospitato i moduli fotovoltaici. Photon Energy a sua volta ha coinvolto Trina Solar, leader tra le aziende produttrici di moduli, con la quale aveva già lavorato in numerose occasioni. Insieme, le due aziende hanno realizzato l'impianto di Newton Aycliffe. Hanno deciso di utilizzare i moduli monocristallini Honey M 265 W invece dei moduli da 250 W inizialmente previsti. Questo ha consentito loro di risparmiare 100 kW in costi di esercizio.
Destinata alle aziende, questa soluzione copre il totale dei consumi di energia. D'altra parte, ha consentito di migliorare l'efficienza dell'impianto, realizzare risparmi compensativi e produrre 850 MWh di energia pulita all'anno.
Avvalendosi di una tecnologia innovativa applicata alla celle, i prodotti Honey M hanno battuto due record mondiali. Non sono soltanto in grado di offrire rendimenti superiori e di sostenere un carico elevato di neve e vento, ma hanno superato i requisiti delle norme industriali internazionali in materia di controllo qualità. Dotati di celle con colore nero costante, questi moduli sono più performanti, anche in caso di scarsa luminosità. Disponibile in via opzionale, il dispositivo di ottimizzazione Trinasmart garantisce il monitoraggio dell'impianto e un rendimento superiore fino al 20%.